Medici e professionisti
L’idrokinesiterapia come tecnica di cura si è sviluppata piuttosto recentemente, in particolare nei paesi anglosassoni durante e dopo la seconda guerra mondiale, successivamente in altri paesi.
Un programma riabilitativo in vasca terapeutica è oggi determinante per ottenere in ambito di patologie ortopediche,reumatologiche e neurologiche risultati positivi non altrimenti perseguibili in un ambiente condizionato dalla forza di gravità.
L’effetto benefico della idrokinesiterapia è dovuto a diversi fattori come:
a) La spinta idrostatica, che produce il galleggiamento in opposizione alla forza di gravità ( il peso del corpo diminuisce) facilitando ad esempio sia il recupero del tono muscolare che della escursione articolare.
b) La pressione idrostatica che favorisce il circolo venoso di ritorno riducendo gli edemi, tramite l’aumento della pressione endoaddominale favorisce l’espirazione, favorendo gli scambi respiratori.
c) Resistenza dell’acqua: un movimento lento e continuo in acqua,grazie alla spinta di galleggiamento, ottiene una facilitazione al movimento stesso e quindi un aumento della mobilità articolare; raddoppiando la velocità di esecuzione la resistenza dell’acqua aumenta di quattro volte e quindi si ha una azione di contrasto al movimento stesso migliorando così il trofismo muscolare.
d) Azione idromassoterapica. La pressione esercitata dall’acqua esercita una vera e propria azione massoterapia con tutti gli effetti di tale metodica: azione antiedemigena,antalgica, miorilassante.
e) Azione termoterapica. La temperatura delle vasche di idrokinesiterapia è mantenuta tra i 30° e i 32° C. A questa temperatura il bagno è miorilassante e sedativo. L’azione termoterapica si mantiene costante per tutta la durata del trattamento, diversamente da quanto si verifica per altri mezzi fisici.
f) Effetti psicologici. L’acqua calda ha un’ azione euforizzante e questa sensazione di benessere ha grande importanza nel programma riabilitativo. Inoltre la presa di coscienza da parte del paziente sulle sue possibilità di movimento aumenta le motivazioni riguardo al programma terapeutico e la collaborazione nei confronti del terapista.
Il paziente deve essere sempre valutato dal medico specialista fisiatra, in quanto il trattamento idrokinesiterapico oltre alle indicazioni, relative agli esiti di fratture, di interventi in artroscopia alla spalla e ginocchio, esiti di artroprotesi d’anca e di ginocchio, cervico-lombalgie in fase acuta e cronica, patologie articolari degenerative ( artrosi), osteoporosi, esiti di patologie neurologiche (emiplegia, poliomielite, paraplegia, paralisi periferiche, sindromi cerebellari) presenta delle controindicazioni assolute, relative e temporanee.
Va precisato che le caratteristiche degli impianti per uso balneare non sempre sono idonee per scopi terapeutici, sia per le attrezzature che per i valori della temperatura dell’acqua, sensibilmente più bassa rispetto a quella degli impianti terapeutici.
Dr. Guido Cappellaro
Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione
La mesoterapia è una tecnica terapeutica basata sulla somministrazione di un farmaco per via microiniettiva, in un’area cutanea prossima alla regione anatomica da trattare. Il vantaggio di tale metodica consiste nel poter utilizzare ridotte dosi di farmaco che diffondono nei tessuti sottostanti l’area di inoculazione, giungendo nelle sedi interessate da processi infiammatori. Si evita pertanto la somministrazione farmacologica per via sistemica riducendo i potenziali effetti collaterali.
Il trattamento mesoterapico risulta essere praticamente indolore in considerazione della piccola dimensione degli aghi e della possibilità di utilizzo di minime dosi di anestetico locale nella miscela farmacologica iniettata.
La mesoterapia può essere utilizzata in associazione ad altri trattamenti in particolare in ambito riabilitativo con potenziamento sia dell’effetto derivante dal trattamento fisioterapico che dal trattamento farmacologico stesso.
La mesoterapia antalgica è una tecnica terapeutica utilizzata per la risoluzione di patologie dolorose a carico di numerosi distretti dell’apparato muscolo-scheletrico in corso di patologie diverse:
- Tendiniti (periartriti scapolo-omerali, epicondiliti, tendiniti rotulee ed Achillee)
- Contratture muscolari in genere
- Traumi contusivi
- Osteoartrosi, in particolare se associata a contrattura muscolare (es. cervicalgie muscolotensive)